DISCUSSIONE LEGGE MERLIN (1949-1959)
di
Mitì Vigliero Lami


 

Saremo in era di Internet, invenzione fantastica per carità, però determinate cose ce le può svelare solo la memoria dei vecchi libri. Il primo "Stupidario" della storia, quello "Parlamentare" uscito nel 1959 nelle edizioni del Borghese di Mario Tedeschi e curato da Luciano Cirri, attraverso un florilegio degli atti ufficiali delle due Assemblee parlamentari fa rivivere, quasi parola per parola, ciò che venne detto nelle sacre aule durante la discussione della legge Merlin, quella che a mezzanotte del 20 settembre 1958 sbarrò le porte delle 590 case chiuse sopravvissute sino ad allora.

Prescindendo dalla bontà o meno della legge, il lettore odierno - soprattutto quello al di sotto degli "anta" - noterà subito quanto siano variati i metodi e i caratteri dell'espressione politica. Innanzitutto, allora, bastava che un onorevole o un senatore aprisse bocca per capire alla prima frase a quale partito appartesse; i DC, spesso quasi parrocchiali nell'ostentata castità, i socialisti grondanti citazioni e spesso ciniche boutade, i comunisti regolarmente astiosi e pronti ad inneggiare alla grande madre sovietica... Oggi invece i politici parlano tutti nella stessa maniera, e distinguerli - anche per questo, oltreché per i "contenuti" - è difficilissimo.

Altro fatto che stupirà il giovane lettore sarà la cultura che, quasi sempre, i parlamentari di allora dimostravano; anche se Mario Tedeschi nella prefazione dello "Stupidario Parlamentare" oltre quarant'anni fa scriveva "la miseria dei dialoghi dimostrerà al lettore che da certi uomini politici non è possibile pretendere di più: non si cava il sangue dalle rape", il fatto che questi utilizzassero termini aulici e parole difficili quali lupanare, lenone, filippica, leguleio, geremiade, mercimonio, ecc, oltre a non sbagliare un congiuntivo manco a pagarli, ce li fa apparire dei geni letterati al confronto delle nuove generazioni che utilizzano solitamente un vocabolario di 230 parole al massimo.

Indubbiamente la discussione della legge Merlin, durata in pratica 10 anni prima di arrivare alla approvazione, raggiunse alti livelli d'umorismo involontario, mostrando anche uno specchio di una società ormai visibile solo nelle vecchie pellicole in bianco e nero. Del resto, la questione delle case chiuse costituiva una saga italiana, in cui si riassumevano tutti i motivi eroici e tipici di quel tempo; il sesso e la mamma, la debolezza umana e la pietà cristiana, il fango e la redenzione. Più che a un dibattito parlamentare, sembrava di prendere parte a un film tipico di quell'epoca, tra il serio e il faceto, interpretato da prostitute, caste fanciulle, ruffiani, poliziotti, lenoni, intellettuali, mandrilloni, padri di famiglia, giovani goliardi, dame di San Vincenzo, il tutto condito da una gran voglia di happy end stile "tutto va ben madama la marchesa", anche perché l'Italia stava per entrare nell'ONU e per farlo doveva abolire in fretta la prostituzione di Stato, cosa che l'organizzazione aveva assolutamente stabilito per i suoi paesi membri.

Protagonisti indiscussi della discussione parlamentare furono due; lei, la Angelina Merlin, classe 1889, professoressa di lingue, senatrice socialista accanita, femminista convinta che però al marito Dante Gallani si rivolse dandogli sempre rigorosamente del "voi", e l'altro socialista Gaetano Pieraccini, che fu sindaco di Firenze, medico antropologo, quello che il 16 novembre '49 esordì alla Camera dicendo: "Il mio discorso sarà forse un po' lungo e particolareggiato; d'altra parte credo di essere il solo a difendere il bordello e quindi mi vorrete scusare". Ma alla fine votò a favore della chiusura pure lui.

Resta una curiosità: pensare che cosa avrebbero commentato i due, e tutti gli altri politici che per noi non sono ormai più che nomi spesso ignoti, nel vedere com'è cambiata l'Italia da allora, quanto sono diverse le idee di moralità, sessualità, buon costume ed educazione in genere. E sono quasi convinta che a tutti loro, oggi, solo ad accendere la televisione verrebbe immediatamente un coccolone.


(da Stupidario Parlamentare, Ed. del Borghese, Milano, 1959)

CHE C'ENTRANO LE OSSA CON...?
Merlin Angelina, PSI
: "I clienti sono spesso uomini corrotti, sposati e non scapoli soltanto. Sono altresì studenti, operai, soldati che vengono condotti per la prima volta nel lupanare per soddisfare una curiosità. Non resterebbero certamente casti senza la regolamentazione, ma neppure cederebbero ai primi stimoli della passione, quando ancora non hanno le ossa ben formate. Ma ciò avverrebbe più tardi, con un atto normale e sano." (12/X/49)

CASTI SENATORI...
Tartufoli Amor, DC
: "Nove benedizioni di Dio sono entrate nella mia casa e sei nipotini la stanno allietando. Io parlo in nome dell'angoscia che tiene il cuore di un padre quando ha numerosi figli, parlo in nome dell'esempio che posso aver dato ad essi per esser giunto al matrimonio in situazione di perfetta purezza..." (28/IX/49)

...E ANGUILLE MANDRILLE
Pieraccini Gaetano, PSI
: "Le anguille quando entrano in amore fanno un lunghissimo viaggio di migliaia di km; vanno tutte quante a trovare il loro letto di nozze. Consideri, onorevole Merlin, quanto è potente lo stimolo sessuale!" (16/XI/49)

API E FIORI
Merlin
: "Sviluppiamo la coscienza sessuale del cittadino: aprite ai giovani i campi sportivi per esercitare gli sport; moltiplicate gli Alberghi della Gioventù e spianate le vie dei monti e dei mari, anziché lasciare i giovani affollare i vicoli della Suburra in attesa del loro turno dietro la porta del lupanare. Fate che non imparino dalla malizia del compagno più esperto come si genera la vita, ma fate che imparino dall'insegnamento scientifico quanto essa è bella e sacra nel fremito delle piante e degli animali, uomo compreso, che la rinnovano nell'amore!" (12/X/49)

DISTRAIAMO I MARINAI
Riccio Mario, DC
: "Particolare considerazione per i marinai che, a volte dopo mesi di crociera, giungono in massa al porto e ovviamente sognano il lupanare. Ma vi sono nazioni che, "invece", li conducono a visitare monumenti e musei, li intrattengono in gare sportive, li distraggono con manifestazioni artistiche e culturali..." (22/XI/49)

DISTRAIAMO SOLDATI E STUDENTI
Cortese Beppe, PSI
: "Gli esercizi fisici sportivi, le sale di lettura, il teatro, le gite, le conversazioni, tanto per soldati che per studenti, saranno tali diversivi e tali occupazioni da far avvertire in molto minor grado gli impulsi sessuali!" (22/XI/49)

LENIN DOCET
Merlin
: "La sfrenatezza della vita è un sintomo di decadenza. Il proletariato è una classe che deve progredire. Non gli occorre l'ebbrezza, nè come stordimento né come stimolo. Dominio di sé, autodisciplina, non è schiavitù, nemmeno in amore! Signori, questo è l'insegnamento di Lenin ai giovani del suo Paese, e anche noi dovremmo accoglierlo perché esso non contraddice ai nostri credi!" (12/X/49)

PROPRIETÀ DI LINGUAGGIO
Pieraccini
: "Per non dire ruffiano devo come dire "souteneur"? Per non dire puttana devo dire etéra o cortigiana? Sarebbe un errore, ché le etére vissero in Grecia, le cortigiane nell'Italia del '500 (Vivaci commenti). A Sanremo ci sono case del gioco, della cocaina, sentine di vizi: in questo caso si dice casinò. Quando si parla di postriboli allora si deve dire "casino" (Commenti vivacissimi). A Sanremo il proprietario dirigente della casa si chiama "concessionario"; quello del casino "ruffiano" (Rumori e grida). Siamo adulti: bando alle ipocrisie (tumulti)." (5/III/52)

QUANTE VOLTE?
Terracini Umberto, PCI
: "Fissare numericamente il concetto di abitualità, due volte, cinque volte, dieci volte, mi pare troppo sottile. Esso ricorda la questione degli antichi teologi, su quanti angeli potessero sedere sulla punta d'un ago. Si può discutere all'infinito su simili questioni senza mai trovarsi d'accordo perché è tutta questione personale." (5/III/52)

LA CONTINENZA È 'NA COSA GRANDE
Cingolani
: "La continenza per l'amore è una cosa grande. È così alta, così bella questa limitazione che per noi è poesia divenuta realtà, unione di cuori e di anime che traduce mirabilmente quel detto scolpito nella nostra coscienza "Io sono te, unito per tutta la vita, oltre la vita." (6/XII/49)

L'ESEMPIO DEL CORALLO
Pieraccini
: "Per evitare la prostituzione, dovremmo essere costruiti come gli animali inferiori, ad esempio il corallo, che è asessuale e non ha il sistema nervoso." (17/XI/52)

ASSOCIAZIONE D'IDEE
Cortese
: "Quando nel segreto dell'urna porrete il vostro convincimento per approvare o disapprovare il disegno di legge, ricordatevi della vostra madre, delle vostre figlie, delle vostre sorelle, come io ricorderò mia madre saggia e buona, e mia sorella." (22/XI/52)

MIRACOLO SOVIETICO
Floreanini Gisella, PCI
: "Riferendoci all'Unione Sovietica notiamo che gli affetti da malattie veneree erano il 50% negli ultimi anni del regime zarista; dopo il 1917 furono subito e solo il 6% e oggi là, come accadrà da noi grazie all'approvazione di questa legge, non esiste più la prostituzione." (24/1/58)

HAPPY END
Valandro Gigliola, DC
: "...E a ciascuna di quelle nostre sorelle infelici più che colpevoli diciamo: finalmente sei libera, va', sii felice, e non peccare più" (24/1/58)



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