Della serie: "Gli insopportabili"
PROFESSIONE STRAFIGA

di
Mitì Vigliero Lami


 

Alla mattina, appena sveglia, si guarda allo specchio del bagno atteggiando le labbra a cuore, si sorride e si manda baci. Poi si fa l'impacco di midollo ai capelli; mezz'ora di idromassaggio alle alghe marine circondata da candele profumate; un'ora di maschera facciale al cetriolo.
Una volta vestita si siede davanti allo specchio e prova il modo migliore di accavallare le gambe, di gettare indietro la testa quando ride, di muovere le mani in modo da far scintillare gli anelli e trillare argentini i centocinquanta braccialetti.
Per truccarsi, vestirsi, pettinarsi, impiega circa tre ore; per questo si sveglia intorno alle 4,30 e si presenta in ufficio (o scuola, redazione ecc: in ogni posto di lavoro esiste una Strafiga) leggermente ansante, dicendo in tono languido "Scusate, ieri sera ho fatto tardi... ma è stata una notte speciale...".

Quando guarda le altre donne la Strafiga socchiude gli occhi a fessura, butta fuori il petto, artiglia leggermente le mani, non gonfia la coda solo perché non la possiede, ma in compenso soffia come una gatta: "Ma chi si crede di essere quella lì?". La Strafiga quando cammina ondeggia come un tubo di gomma in bilico su tacchi alti 12 cm: in realtà il suo vorrebbe essere "il passo della pantera", ma si fa quel che si può.

Solitamente è abbigliata con microminigonne elasticizzate indossate senza mutande solo sui collant - o perizoma in mostra - per far risaltare meglio la perfetta e liscia rotondità del sedere: è per questo motivo che la Strafiga è molto spesso piegata a mo' di compasso a raccogliere qualcosa sul pavimento.

Ogni suo minimo gesto è calcolato al millesimo: persino la forma delle labbra è appositamente creata sussurrando la parola "broncio", cosa che permette di trovarsi una boccuccia alla Bardot senza dover ricorrere al collagene.

Qualunque mestiere faccia, lo fa con l'aria di dire: "Guardami bene perché sono qui solo di passaggio". Ma deve in ogni caso trattarsi di un mestiere che la metta a contatto con la gente. Infatti che vale essere Strafighe se poi non ti vede nessuno?

Come disinnescarla: quando si è in mezzo a tanta gente, fissarle con attenzione le gambe accavallate o le cosce mostrate mentre raccatta oggetti dal pavimento, e dire a voce altissima: "Mi consolo! Anche tu hai la cellulite!"






IL NARCISO


Si crede l'unico Maschio Meraviglioso esistente sulla terra, dono mandato dagli dei per la gioia delle donne.
Nutre nei confronti del suo fisico un'autentica venerazione: frequentatore assiduo di palestre, anche la sua casa straripa attrezzi ginnici e copie di Mens Harper's. Spende miliardi in profumeria, e le amiche lo consultano come un Vate riguardo le migliori creme antirughe, maschere rassodanti, fluidi autoabbronzanti: quando va dal parrucchiere non ci sta meno di quattro ore perché tra impacchi, leggere permanenti, micro colpi di sole, manicure e pedicure il tempo vola. Per strada, Narciso non si limita a camminare: lui sfila, come se fosse su una passerella. In spiaggia sta pochissimo sdraiato al sole (non ha bisogno di abbronzarsi, lui fa la lampada-lettino-doccia ogni settimana), ma assume pose statuarie che mettono in risalto il suo possente fisico da culturista, reso più evidente da tre strati di lucidissimo olio alla mandorla.

Per entrare in mare avanza lentamente, gonfiando i pettorali: quando è sicuro che tutti gli sguardi femminili sono focalizzati su di lui, allora con guizzo da delfino si getta fra le onde, dispiaciuto solo che lo scroscio dell'acqua gli impedisca di udire i sicuri applausi. Narciso si è sempre vantato di non corteggiare, ma di essere corteggiato: lascia che le femmine lo seducano, basta solo che non gli spettinino i capelli.
Può stare in contemporanea con due, quattro, sei donne senza sentirsi un fedifrago, anche perché la sua vita sessuale non è molto attiva: troppo sesso stanca la pelle e fa venire le borse sotto agli occhi. Preferisce portare le sue fanciulle in discoteca, o a passeggiare sul lungomare nell'ora di punta, quando in giro c'è molta gente che possa vederlo: perché Narciso è un generoso, e non vuole che nessuno sia privato di uno spettacolo così fantastico.

Come disinnescarlo: fissarlo a lungo mentre assume pose plastiche, inarcare un sopracciglio ed esclamare convinte: "Tutto lì?"



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